Attualità e Notizie

Una famiglia ticinese toccata dalla grazia di Lourdes
inserito il 25.08.2013

Incontri e cronaca: dalla Via Crucis alla processione eucaristica.

Lourdes si è svegliata ieri mattina sotto una pioggia leggera che ha accompagnato la salita della Via Crucis di un centinaio di ticinesi guidati dal Vescovo e da don Claudio Mottini. «La sofferenza, non va cercata, ma “portata”. Le croci arrivano, a volte previste, a volte inaspettate (…) La sofferenza si accompagna all’amore. Se con amore ci mettiamo al servizio di chi è in difficoltà, si aiuta a portare la stessa croce di Gesù, che soffre ancora oggi, sotto tante forme», ha ricordato don Claudio.

Poco dopo incontro Sergio e Giovanna Previtali di Camorino che sono a Lourdes con i figli Matteo e Simone, mentre gli altri figli Massimo, Claudia e Fiorenza sono in Ticino.
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Sergio, Matteo e Simone svolgono il servizio di brancardiers, Giovanna è pellegrina. Sergio viene a Lourdes dal 1978 mentre Giovanna dal 1982.

Mi racconta Sergio: «Il mio rapporto con Lourdes nasce da un voto che ho fatto, anni fa, alla Madonna promettendole che sarei sempre venuto in pellegrinaggio se avessimo avuto bambini». E la grazia di Lourdes ha portato i suoi frutti con la nascita, insperata, di ben 5 figli.

«A Lourdes siamo sempre tornati, anche quando i figli erano piccoli.  Venivamo qui a presentare i bambini alla Madonna. Poi Lourdes ci ha aiutato a tenere unita la nostra famiglia ed ha aiutato i nostri figli a stare vicini alla Chiesa», mi racconta Giovanna. Una testimonianza ticinese di quella grazia di Lourdes che non entra nella contabilità dei miracoli ufficiali, ma pur esiste. La mattinata del pellegrinaggio è proseguita con l’Unzione degli Infermi avvenuta nella Basilica di San Pio X. Il Vescovo ha sottolineato l’importanza di questa celebrazione che è «quella che più infonde speranza e coraggio». Parlando del sacramento degli infermi, mons. Grampa lo ha definito «motivo di grazia e dono di luce» e si è augurato che sia «esperienza di passaggio attraverso la porta della fede per un’illuminazione più sentita e intensa ». Dopo l’Unzione il Vescovo si è recato a trovare di persona gli ammalati. Nel pomeriggio ancora due appuntamenti per tutti: la catechesi del Vescovo nella sala Giovanni XXIII, alla presenza di oltre un centinaio di pellegrini e la processione eucaristica nel Santuario, guidata dallo stesso mons. Grampa. Alla catechesi il Vescovo ha presentato la sua nuova lettera pastorale che è dedicata alla speranza. Intanto la direzione del pellegrinaggio comunica che 33mila franchi sono stati raccolti come offerte per il Santuario, le Messe e l’acquisto di un letto medicalizzato, mentre altri 8mila franchi sono stati donati da medici, ospitalieri e malati per riparare i danni dell’alluvione.

(di Cristina Vonzun, articolo tratto dal GdP del 24.08.2013)



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