La Messa alla Grotta è sempre un momento di preghiera e condivisione di altissimo significato. Di preghiera, innanzitutto, perché malati e pellegrini aspettano con ansia, ogni anno, questo momento solenne, per offrire le loro fatiche al Signore attraverso Maria. È pure momento di condivisione perché nella non ampissima spianata antistante Massabielle bisogna convivere, gomito a gomito, con pellegrini e malati di altri gruppi.

In particolare ieri il nostro pellegrinaggio si è trovato insieme a pellegrini di 5 gruppi italiani. Nonostante la presenza di diversi Vescovi è stato mons. Grampa a pronunciare l’omelia. Un testo essenziale, che ha interpretato le richieste fondamentali dei pellegrini alla Madonna espresse in tre punti: chiedere di “rendere la nostra fede solida e sicura, forte e stabile, come la roccia della Grotta di Maria, una fede che resista a tutte le alluvioni e a tutte le tempeste della vita. Soffiarono i venti, vennero le piogge, strariparono i fiumi, ma questa roccia resistette e superò tutte le avverse intemperie”, ha detto mons. Grampa. E poi chiedere – ha proseguito il Vescovo – di «rendere la nostra fede limpida e pure come l’acqua benedetta e salutare della sorgente, che qui è scaturita. Purifica tutte le scorie, la melma, le impurità che la rendono torbida, incerta, confusa. Sia la nostra fede come acqua viva che calmi l’arsura del nostro cuore, irrighi i sentieri della nostra vita e li renda fecondi e generosi di bene».

Da ultimo, mons. Grampa ha chiesto «di rendere la nostra fede luminosa come il segno del cielo che qui apparve, che qui rimane, che qui attende per rischiarare tutte le oscurità, le paure, le insicurezze, le pene del nostro animo, una fede che porti il chiarore delle fiaccole della processione di ogni sera, la fiamma dei ceri che qui lasciamo come segno della nostra preghiera e dei nostri bisogni». Tre richieste, tre propositi di vita per “ripartire dalla Grotta” con una fede viva, che dia senso e conforto al quotidiano. Dopo la celebrazione, i malati sono stati accompagnati oltre il Gave per la recita del Santo Rosario. In pomeriggio i pellegrini hanno vissuto a loro volta la possibilità di pregare insieme Maria presso la cappella S. Joseph. Si sono recitati, in questo Anno della fede, i “misteri della fede” tratti da alcuni episodi evangelici.

Alla sera c’è stata la suggestiva processione nel Santuario di Lourdes con i flambeaux al canto dell’Ave Maria.
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