Attualità e Notizie

Osiamo dire e vivere il Padre Nostro
inserito il 20.08.2011

Il commento del direttore pellegrinaggi 2011

La liturgia detta di san Giovanni Crisostomo, ancora in uso oggi nelle Chiese ortodosse greca e russa, fa dire al prete prima del Padre nostro: “Degnati e accordarci, Signore, di osare con gioia e senza temerarietà d’invocarti come Padre, tu che sei il Dio del cielo, e dire: Padre nostro...”.
In Occidente, la nostra liturgia romana ed ambrosiana si esprime in maniera analoga: “Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire: Padre nostro...”.

Lourdes quest’anno ci offre la possibilità di comprendere quanto nella preghiera del Signore – definita dalla liturgia “riassunto di tutto il Vangelo” – sia racchiusa la novità cristiana: Dio che si rivela a noi, non standosene lontano nelle sfere celesti, ma che in Cristo si rende a noi vicino, onnipotente nella misericordia e nel perdono, perché Padre. Egli ci vuole inseriti nel suo amore, testimoni del suo perdono, presenza del suo Regno in questa terra.

Se noi possiamo osare ripetere questa preghiera che esprime tutto il nostro credere, è perché anzitutto così ci ha ordinato il Signore nell’Evangelo. Ma poi perché anzitutto Dio ha “osato” rivelarsi a noi in Cristo non come gli dei antichi, potenti, lontani e temibili, ma come un Padre di Amore, che – parafrasando sant’Agostino – ha un cuore inquieto finché non riesce a stare con noi e ad inserirci nel suo amore infinito. Ripenseremo a tutto ciò nel corso del nostro pellegrinaggio a Lourdes, soprattutto aiutati dalla presenza del Vescovo, che per noi spezzerà il pane della Parola di Dio nelle celebrazioni e nei vari incontri previsti dal nostro programma. Ma lo stesso spirito di volontariato e di carità, profumo che pervade quasi ogni angolo di Lourdes, sarà pure una predica visibile e vivente del comandamento dell’Amore, “Padre nostro” detto e spiegato non tanto a parole, ma con i gesti sempre freschi, importanti e necessari di brancardiers, infermiere, scout.

Non mancherà ancora una volta la commovente testimonianza dei malati, nei quali è mirabilmente scolpita la richiesta che il Cristo ci invita a fare al Padre: “sia fatta la tua volontà”. La stessa esperienza di pellegrinaggio, una sorta di piccola vita comune tra fratelli e sorelle, deve essere icona ed occasione per incarnare in noi la preghiera del “Padre nostro”, preghiera dei figli e quindi preghiera di fratelli e sorelle che scoprano quanto è soave e bello vivere insieme (cf. Salmo 133). Quest’anno, allora, Lourdes sarà per noi un “Padre nostro” continuo, detto con le labbra e con la vita. Non temiamo di osare dire e vivere questa preghiera.

(di don Nicola Zanini - direttore pellegrinaggi 2011, articolo tratto dal GdP del 20.08.2010)
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